Ce ne parla lo psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’Associazione Di.Te., Giuseppe Lavenia.
Abbandono digitale di minore – In questa intervista, presentata dalla Cooperativa Sociale AltraMente, il dottor Lavenia ci presenta la situazione presente che molti ragazzini stanno vivendo. Uno smartphone tra le mani a 10 anni è come una bici troppo grande per un bimbo troppo piccolo e senza istruzioni d’uso.
«Il rapporto tra genitori, adolescenti e smartphone si presenta come un territorio minato da contraddizioni intrinseche e da una profonda ambivalenza. Da un lato, lo smartphone è oggetto di demonizzazione, visto come un portale verso rischi significativi», ci spiega l’esperto di dipendenze tecnologiche e cyberbullismo.
«Dall’altro, lo smartphone diventa un non-negozio, un artefatto sociale il cui rifiuto può segnare un adolescente come “l’altro”, isolato dai suoi coetanei per la mancanza di un dispositivo ormai considerato quasi un’estensione del sé», prosegue il dottor Lavenia. «Il controllo che consente sui movimenti e sulle attività dei figli offre ai genitori una rassicurazione, una sorta di cordone ombelicale digitale che non si vuole recidere. Questa contraddizione riflette un disagio più profondo: il desiderio di proteggere senza imprigionare, di educare senza soffocare».
Ti consigliamo di leggere il testo integrale per tutti i consigli su un uso consapevole dello smartphone, nel rapporto tra genitori e figli.