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Adolescenti e allarme “Sex Roulette”

2024NewsComunicati Stampa

Il commento del prof. Giuseppe Lavenia, presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo ed esperto di benessere digitale.

Negli ultimi tempi, l’allarme per il diffondersi di sfide tra adolescenti ha raggiunto livelli preoccupanti. Una delle più pericolose è la “sex roulette”, una pratica ispirata alla roulette russa, in cui i giovani rischiano non la vita con un proiettile, ma con gravidanze indesiderate o malattie sessualmente trasmissibili (MST).

È una sfida che nasce online, principalmente su gruppi Telegram, ma che ha conseguenze devastanti nella vita reale di molti adolescenti. Ogni giorno arrivano al nostro numero verde 800 770 960 segnalazioni di genitori, insegnanti e ragazzi stessi riguardo a sfide come queste.

Il prof. Giuseppe Lavenia interviene con forza: “Questi adolescenti non stanno soltanto giocando con il proprio corpo, ma con il proprio futuro. La ‘sex roulette’ non è un atto di ribellione o di coraggio. È l’espressione di un vuoto emotivo e di un isolamento che cresce, paradossalmente, in un mondo dove siamo tutti connessi, ma in cui manca il contatto vero. Dietro il falso coraggio di queste sfide, c’è la disperata ricerca di attenzione da parte di chi si sente invisibile.”

challenge senza limiti Giuseppe Lavenia

“È arrivato il momento di affrontare il problema alla radice. Non possiamo continuare a ignorare la mancanza di consapevolezza dei nostri ragazzi su temi fondamentali come la sessualità, le relazioni e l’uso responsabile della tecnologia. Dobbiamo introdurre l’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole, non solo per fornire informazioni, ma per dare ai ragazzi gli strumenti per capire, scegliere e proteggersi. Parallelamente, dobbiamo anche ragionare sull’introduzione di un patentino digitale: chi vuole aprire un profilo social o utilizzare servizi di messaggistica come WhatsApp o Telegram dovrebbe prima dimostrare di avere le competenze necessarie per navigare in sicurezza in questo mondo digitale.”

“Non possiamo limitarci a vietare. Questo non basta più. Dobbiamo costruire consapevolezza, educare, essere presenti. La ‘sex roulette’ è solo una delle tante espressioni di una generazione che sta cercando di capire il proprio posto nel mondo, ma che lo fa nel modo più sbagliato e pericoloso. Non basta essere genitori o insegnanti presenti, dobbiamo essere guide consapevoli. Perché ogni like, ogni condivisione, ogni messaggio lanciato in rete può trasformarsi in una sfida pericolosa se non viene compreso a fondo.”

L’adozione di strumenti come il patentino digitale e una seria educazione sessuale non sono più opzioni, ma necessità. Abbiamo il dovere di proteggere i nostri ragazzi, dando loro le chiavi per vivere in un mondo dove il virtuale e il reale sono sempre più intrecciati, senza che il prezzo da pagare sia il loro futuro.

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